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Sagomatura del profilo della semiala

Siamo giunti alla parte 'delicata' di tutta l'operazione. Sappiate che esistono macchine 'automatiche' per tagliare il polistirene seguendo un certo profilo. Queste macchine utilizzano un motore elettrico con pulegge di diverso diametro per trascinare il filo caldo che scorre sopra le dime che sono fissate direttamente sul piano di lavoro tramite apposite guide. Capite bene che tale apparato non solo necessita di più apparecchi dedicati ma occupa molto spazio e deve, vista la sua complessità, rimanere montato. Se possedete un locale adatto e diventerete degli esperti in materia, allora magari vi verrà voglia di costruirne uno.
Il sistema illustrato in queste pagine è chiaramente meno preciso, ma alla portata di tutti e vi garantisco che le ali ottenute sono molto efficienti. Come per l'operazione di taglio delle semiali grezze viste nelle pagine precedenti, è necessario farsi aiutare da un amico.
Qui sopra (ala sinistra) è illustrato il percorso che il filo caldo seguirà, penetrando nel polistirene, dai punti A ai punti B. Si parte dal bordo di uscita, appoggiando il filo alla coda delle dime. Notate le linee rosse che uniscono i punti delle due dime dall' 1 al 7 e che rappresentano il filo dell'archetto durante il suo spostamento al variare del tempo. Il filo deve raggiungere tali coppie di punti nello stesso istante. Essendo però diverse le distanze tra punti consecutivi sulle due dime, le velocità del filo sulla dima sono altrettanto diverse. Un esempio:
voi tenete l'archetto dalla parte della dima di radice ed il vostro amico dalla parte della dima di estremità. Dovete raggiungere la linea contrassegnata dal punto '1' contemporaneamente. Ogni linea che congiunge i vari punti va raggiunta nello stesso tempo per potere uscire dal polistirene, alla fine del taglio, nello stesso istante. Provate a immaginare cosa succederebbe alla vostra semiala se quando voi siete ancora con il filo caldo sul punto '5' il vostro amico è già uscito dal polistirene superando il punto 'B'. Tornando all'esempio, per raggiungere contemporaneamente il punto '1' ciascuno dalla sua parte, voi che siete dalla parte della dima di radice dovrete procedere più speditamente in quanto la distanza da percorrere è maggiore. Un sistema per sincronizzare le operazioni è il seguente:
Si decide in quanti secondi il filo caldo deve percorrere la distanza tra i vari punti. Noi per esempio percorriamo 1 punto ogni 6-7 secondi. Chi comanda l'interruttore dell'archetto, una volta posto il filo sulle code delle dime (punt'A'), decide la partenza e conta, per esempio, fino a 6 con cadenza regolare, come se scandisse i secondi. Al '6' il filo deve trovarsi sui punti '1' delle dime. senza fermarsi (questo è molto importante) si ricomincia il conteggio per arrivare alla tacca n. 2. E così via fino alla 7 per poi, con gli ultimi 6 secondi, arrivare allo spigolo formato dalla curva di discesa del profilo e la protuberanza a chiodino prodotta sulla dima. Percorsa la protuberanza siamo fuori dal polistirene. Nota Bene: per tenere ferma l'ala durante il taglio, sarà necessario porre sopra di essa dei pesi. Servono allo scopo dei libri pesanti o dei pesi a disco da palestra, l'importante è che non impediscano all'archetto di procedere sul suo percorso.
Terminato il taglio, solleviamo lo 'scarto' del taglio e cioè la controsagoma dell'ala. Controlliamo la superficie generata: quelle increspature o rigature che noterete (a meno che non siate stati perfetti!) sono tutte quelle piccole indecisioni che avete avuto nel procedere con il filo caldo. Non preoccupatevi, elimineremo quelle più evidenti più tardi con la carta abrasiva.
Riposizioniamo momentaneamente la controsagoma tagliata sulla semiala. Giriamo il tutto, ossia portiamo a contatto del piano la superficie della controsagoma in modo da avere il fondo della semiala rivolta verso l'alto. In poche parole, dobbiamo tagliare la parte inferiore dell'ala. Il procedimento è identico; si comincia dal bordo di uscita e si prosegue fino al bordo di entrata. A questo punto togliamo le due controsagome e controlliamo il lavoro. La nostra semiala è quasi terminata.
Qui a lato il taglio della parte inferiore dell'ala. La controsagoma superiore, ora posta sotto l'ala, serve da appoggio per il taglio della parte inferiore.
Ecco la semiala (nell'esempio quella di destra) tagliata una volta tolte le controsagome. Da notare la protuberanza sul bordo di entrata. Se necessario, e probabilmente lo sarà, passiamola con carta abrasiva fine in modo da rendere la superficie priva di increspature e rugosità.
Ultimiamo la semiala con le seguenti operazioni: sempre con l'archetto, tagliamo via la protuberanza dal bordo di entrata. Arrotondiamo in maniera uniforme i due spigoli che si sono formati con il taglio. Partendo dal bordo di uscita, troviamo il punto in cui la semiala è spessa 3 millimetri da entrambi i lati, ossia sul lato di radice e sul lato di estremità. Tracciati questi due punti, tagliamo verticalmente questa 'fettina' di bordo di uscita. Questa operazione serve per poter livellare il bordo di uscita con gli alettoni che applicheremo in seguito.
Finito un'ala, sotto con l'altra. Attenti a posizionare le dime in modo speculare rispetto alla prima ala tagliata, altrimenti otterrete due semiali uguali o non collegabili. Finite le ali passiamo alla costruzione del longherone centrale.

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