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Se avete avuto l'occasione di provarlo sapete di cosa si tratta, altrimenti sappiate che è il migliore dei modi per imparare a volare , almeno 'virtualmente'. Certo, il volo reale è un'altra cosa, ma i simulatori servono appunto ad addestrare il pilota prima di affrontare il volo reale. Esistono in commercio programmi di simulazione fatti apposta per noi modellisti; infatti simulano il volo di modelli radiocomandati ed il loro controllo collegando la nostra radio al PC. Negli ultimi anni le cose sono cambiate; quando volavo 15 anni fa avevo un home computer SINCLAIR ZX SPECTRUM 16K(!!!!) ed il mio socio Walter un Amiga 1000 e non esistevano simulatori degni di essere chiamati tali. Oggi l'offerta hardware e software che invade il mercato può soddisfare ogni nostra esigenza: perchè non approfittarne? Vi racconto una storia che risale a poco tempo fa: Aprile 2000. Il mio amico Daniele, appassionato di auto e praticante Kart, molti anni fa acquistò una radio 2 canali ed una auto radiocomandata con motore a scoppio. Pochi mesi fa gli chiesi se voleva venire a vedere volare i nostri modelli. Quel giorno sul monte Fasce, sulle alture di Genova, soffiava un discreto Scirocco. Walter ed io volammo per tutta la mattinata e Daniele rimase colpito dalla semplicità e dalla robustezza dei modelli e soprattutto dal fatto che Walter, pur volando da soli 2 mesi, riusciva a fare un gran numero di acrobazie. A questo punto, decide di acquistare una radio un po' più evoluta della sua e poco tempo dopo montiamo il suo Tzagi in una serata. Quella sera stessa gli faccio provare Flight Simulator. Seleziono un aereo con motore ad elica con visuale da dentro l'abitacolo: in questo modo gli spiego il funzionamento della cloche e gli faccio verificare le reazioni del modello. Dopo alcune prove, seleziono un aliante. Daniele verifica che per sostentarsi nell'aria ha bisogno di velocità e quindi quando rallenta, cerca di farlo 'picchiare' per farlo accelerare e 'richiamarlo' quando la velocità raggiunta lo consente. Naturalmente mentre lui vola, io gli spiego cosa deve fare, ma in poco tempo tutto diventa naturale. A questo punto, una volta portato in quota l'aliante, cambio la modalità di visualizzazione e seleziono quella 'dalla torre di controllo'. In questo modo è come pilotare un modello radiocomandato. Gli faccio notare come il comando di virata destra e sinistra siano invertiti quando l'aereo ci viene incontro. Passa un'ora e Daniele svolazza disinvolto. Una settimana dopo, ci rechiamo nuovamente sul Fasce. Prendo lo Tzagi di Daniele e controllo che sia 'centrato'. A questo punto lo invito a provare un lancio ed una manovra molto semplice: un rientro al punto di partenza dopo un'ampia virata. La radio è impostata esattamente come il Joystick: la levetta di destra esegue sia le funzioni di virata che quelle di cabrata e picchiata (questa configurazione è denominata 'Mode 2' o Americana, ed è la più simile ai comandi reali). Risultato: lo Tzagi di Daniele prende quota, esegue una dolce virata a sinistra, scende ed atterra a pochi metri da noi. Daniele è entusiasta. E non aveva mai 'pilotato' un modello volante fino a questo momento. Uno dei primi lanci di Daniele A mio giudizio i fattori che hanno contribuito al rapido apprendimento di Daniele (oltre alla sua incredibile voglia e naturale predisposizione) sono stati:
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